Fonte: www.faregrafica.it
Strutture e moduli
in Grafica | Correzione elaborati
Di: Nicola Seta
Nicola Seta Tutor di Grafica | _ Vai al profilo >> |
Il lavoro postato da Marco permette infatti di approfondire il tema del pattern grafico, e più in dettaglio delle strutture modulari utilizzate spesso nella progettazione di artefatti comunicativi di tutti i tipi.
Purtroppo la didascalia dell’immagine non specifica se l’obiettivo dell’esercitazione sia stata una struttura modulare, ma la ripetizione di molti elementi all’interno dell’immagine permette di parlare di questo argomento in modo efficace.
L’immagine postata da Marco è caratterizzata dalla ripetizione di molte parti, con andamento regolare attorno ad un centro comune.
Dal centro, in cui sono presenti due lettere (le iniziali dell’autore?), si dipartono una serie di elementi grafici differenti, tutti ripetuti seguendo la regola della rotazione, che permette di ottenere una struttura complessa a partire da strutture dalla geometria regolare.
Nel centro troviamo infatti un primo cerchio, attorno al quale ruotano 8 di cerchi di diametro appena maggiore, leggermente sovrapposti.
Anche questi 8 cerchi sono di diametro maggiore e risultano sovrapposti gli uni agli altri sul loro spessore.
In entrambi sono visibili i due assi ortogonali che collegano i punti mediani di ogni lato. Anche questi assi, nel complesso risultano ruotati fra loro di 45°.
La complessità dell’immagine finale è però ottenuta attraverso tecniche di sovrapposizione, trasparenze, colorazione tali per cui ogni singola semplice geometria viene a spezzarsi, sovrapporsi, colorarsi, mostrarsi solo in parte, con un andamento ripetitivo nei 360° dell’intera circonferenza.
Strutture simili sono comuni nella storia dell’Arte antica, in particolar modo nelle cattedrali gotiche di epoca medievale nelle quali i rosoni vetrati costituivano l’unica fonte di luce.
Anche all’epoca la complessità delle strutture nella loro visione d’insieme era generata dalla ripetizione di elementi semplici che formavano l’impianto regolatore dell’immagine, e dalla loro successiva implementazione con dettagli e tecniche di sovrapposizione ulteriore, nonché ovviamente dal carattere figurativo dei disegni ottenuti al loro interno.
La complessità ottenibile con questi metodi è elevata, e tanto maggiore quanto sono presenti regole secondarie di sovrapposizione, sostituzione e colorazione delle parti, così come l’immagine postata da Marco ci permette di notare.
La regola fondamentale, anche nella progettazione di immagini simili, è sempre la stessa, ossia la semplicità degli elementi di partenza.
Spessissimo infatti una struttura complessa può essere, più o meno a fatica, ridotta a somma di strutture semplici.
E’ sufficiente applicare un certo numero di rotazioni, ed in seguito applicare un certo numero di regole secondarie di implementazione, per ottenere un risultato estremamente articolato ed accattivante.
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